giovedì 24 novembre 2011

Da Montorio passando per il Piccolo Stelvio lungo la dorsale, fino a Grezzana

Freschino, non c'è che dire: partenza da San Martino Buon Albergo con il classico "nebion da fogo" .
Mi presento sotto casa di Fabrizio al solito orario antidomenicale e mi sento un po' il rag. Filini. Abbigliamento: pantacollant della zia ricca, scarpa da passeggio di cuoio grasso, calza scozzese e giarrettiere.
L'inizio è contraddistinto da un freddo a tratti polare con perdita di sensibilità agli arti superiori e preoccupante formazione di ghiaccio sulla giacca.
L'imbocco delle Ferrazze vede quindi la prima foratura del giro ai danni di Zeno con conseguente scherno e ilarità generale: si persiste in quel che sembra uno spettrale ritratto londinese di fine ottocento.
Finalmente la salita, non ho mai agognato tanto lo sforzo per scaldarmi un po' dopo quel tratto iniziale.
Il giro prosegue bene: dopo una breve sosta per il classico caffè è la volta del Piccolo Stelvio, per arrivare poi lungo la dorsale fin sopra Grezzana.
Dopo una bella discesa - per par condicio - è Fabrizio a bucare e a dover pagare pegno sotto gli occhi compiaciuti di Zeno.
Giunti a valle ci riportiamo verso Montorio dove ad aspettarci ritroviamo imperterrita la nebbia che ci accompagna fino a San Martino.

Bel giro, e come dice Zeno: "Brai tutti"












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