giovedì 17 novembre 2011

Con gli amici di Pedala Parco sulle colline tra Mezzane e Castagnè

Che c'è di meglio di restarsene a letto al calduccio la domenica mattina?
Un giro in bici, che domande...

Ore 7.40: 3° che sembrano più sotto che sopra lo zero, 2 dita di brina che ricoprono i prati e una voglia matta di farsi una bella sgambata tra i boschi.
Le prime piogge fanno assaporare ancor di più una bella giornata di sole e questa è stupenda: i colori dell'autunno sono esplosi in tutto il loro splendore e un soffice manto di foglie ricopre i viottoli e le carrarecce di campagne. La stagione più bella per la mountain bike.
Mi aggrego - o per meglio dire mi accodo - al gruppo di Pedala Parco per un'escursione tra le colline di Mezzane e Castagnè: i miei tentativi di stare attaccato al gruppo si rivelano ben presto utopistici, sembra di rincorrere delle locomotive in sella ad un triciclo, e pensare che mi sentivo allenato.
Ma tant'è, ognuno deve tenere il suo ritmo, così mi godo i fantastici scenari delle vallate ancora ammantate dalla nebbia mattutina, dove la vendemmia ha lasciato posto alla raccolta delle olive.
Tra una discesa di un sentiero e la risalita di una mulattiera, il gruppo si aspetta e si ricompatta e riesco a riprendere i compagni di viaggio.
In finale di giro c'è anche tempo per affrontare la cosiddetta 'palestrina', una serie di rampe da discendere aggrappati coi denti al sellino e il culo a grattuggiarsi sulla ruota posteriore: non senza qualche timore mi cimento anch'io e per grazia ricevuta riesco a non regalare l'arcata dentale a qualche radice.
Alla fine il giretto si traduce in una quarantina di kilometri che le mie gambe non dimenticano di rimproverarmi. 

Fantastico giro, da ripetere al più presto,
un grazie sentito a tutti i ragazzi di Pedala Parco













1 commento:

  1. Perché perché... la domenica mi lasci sempre sola...
    Vabé, considerando che poteva essar par l'Hellas, va ben così, vecio.

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